La riproduzione dei piranha in acquario

Scritto da Giorgia Mariani dott.sa Giorgia Mariani nella categoria Acquaristica
La riproduzione dei piranha in acquario

Sfortunatamente esistono pochi dati circa la riproduzione di caribe, pirambeba e pacu in cattività. Il caribe dal ventre rosso, il Pygocentrus nattereri è infatti la sola specie che si riproduce facilmente in acquario, come a volte il Serrasalmus spilopleura, il Serrasalmus rhombeus e il Serrasalmus gibbus.

Vi sono diverse ragioni che fanno sì che la riproduzione dei piranha in cattività non sia alla portata di tutti gli acquariofili. In primo luogo, per riprodursi, questi pesci hanno bisogno di un'enorme vasca di diverse migliaia di litri, come quelle degli acquari pubblici. Inoltre, salvo rare eccezioni, è molto difficile riconoscere i sessi. Ciò significa che se ne devono possedere molti per aumentare le possibilità di avere una o più coppie riproduttrici... e anche questo aumenta la capacità dell'acquario! D'altra parte bisogna anche attendere che i pesci abbiano raggiunto la maturità sessuale, vale a dire da 1 a 3 anni!

Tuttavia a volte si sono verificati dei casi di riproduzione in casa di privati, in acquari di 500 litri. In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie per la riproduzione e l'allevamento dei piranha in cattività, sperando che vi portino fortuna...

Prima di decidere di intraprendere la riproduzione dei piranha, dovete sapere che quest'avventura richiede un enorme impegno da parte vostra, poiché dovrete sacrificare molto tempo, denaro e spazio. Dovrete investire in un acquario di almeno 800 litri e, prima di questo, dovrete fare tutti i passi necessari per sapere se il pavimento di casa vostra può reggere un simile sovraccarico. Questa verifica può richiedere molto tempo e provocarvi una delusione immensa in caso di risposta negativa. L'acquario dovrà essere ancora più grande per le specie lepidofaghe, perché per evitare le aggressioni, ogni individuo dovrà avere a disposizione molto più spazio di quelli delle specie che vivono in gruppo. Dovrete avere a disposizione anche un altro acquario di 100 litri almeno per allevare le larve e i giovani pesci.

Non aspettatevi neanche di trovare dei piranha riproduttori nel vostro negozio di animali... Potrete comprare solo degli esemplari giovani di 5-10 cm. Infatti, poiché i piranha sono importati direttamente dal Sud America, i costi di trasporto per dei grossi pesci adulti sarebbero troppo elevati, a causa delle loro dimensioni, per il fatto che bisogna imballarli individualmente e per le perdite generate se i pesci mordessero il loro imballaggio... Dovete quindi accontentarvi di piranha giovani ed essere molto pazienti... Quando hanno finalmente raggiunto la maturità sessuale, non dovete aspettarvi che si riproducano subito. Intanto potreste avere delle brutte sorprese accorgendovi che avete molte specie diverse! Accade molto spesso, infatti, che gli esemplari non ancora adulti di numerose specie siano mescolati nelle vasche di vendita e presentati sotto il nome generico di "piranha bianchi"... Un appassionato, non riuscendo a distinguere i pesci, ancora molto simili, non si rende conto della disavventura finché, mano a mano che crescono, non cambiano radicalmente di forma e colore... Questa è una delle ragioni per cui pochi acquariofili riescono a far riprodurre i piranha.

In seguito dovrete tenere conto di numerosi parametri per far sì che i vostri pesci siano nelle condizioni necessarie per la riproduzione. Dovrete inoltre prendervi cura delle larve, cosa che richiede un lavoro e una costanza continui.

Per concludere, sapete cosa fare dei baby-piranha quando cominceranno a diventare troppo ingombranti e non potrete più tenerli? È evidente che non potrete far coabitare gli adulti con i giovani pesci perché questi ultimi rischiano di essere divorati. E anche nel caso in cui diventino adulti, non potrete aggiungerli all'acquario dei riproduttori perché rischiate di sovrappopolarlo rapidamente. Dovrete quindi trovare una soluzione.

Incoraggiare la riproduzione

riproduzione piranha

Bisogna sapere che allo stato libero, la stagione di riproduzione dei piranha corrisponde con l'inizio della stagione delle piogge. Durante la stagione secca, la maggior parte dei fiumi e dei corsi d'acqua ha una portata ridotta e il livello dell'acqua è molto più basso aumentando quindi la sua temperatura e la concentrazione di materie organiche o vegetali in decomposizione. Anche le risorse di cibo si fanno più rare. Quando infine le prime piogge arrivano, raffreddano la temperatura dell'acqua, diminuiscono la durezza e diluiscono le particelle nefaste. D'altra parte, cadendo in acqua, le gocce d'acqua provocano dei risucchi in superficie, aumentando il contenuto di ossigeno. Il livello dei fiumi e dei corsi d'acqua aumenta e ciò permette ai pesci di circolare meglio e di trovare più cibo. Tutti questi fattori fanno in modo che in questa stagione la condizione fisica dei piranha migliori nettamente. Per questo motivo è vivamente consigliato riprodurre quei parametri in cattività, per avere tutte le circostanze a favore.

La strada da percorrere è quella di iniziare col simulare la stagione secca. Per fare ciò potete diminuire la frequenza o la quantità di cibo distribuito e aumentare la temperatura fino a 30 gradi. Potete anche diminuire la frequenza e il volume dei cambi d'acqua (facendo naturalmente attenzione a non mettere in pericolo la salute dei pesci!). Alcune settimane o alcuni mesi dopo, effettuate dei grandi cambiamenti d'acqua, aumentate la capacità di filtraggio e di aerazione e abbassate la temperatura a 25 gradi. Offrite ai piranha un'alimentazione molto ricca e quotidiana.

Fate anche in modo che possano costruirsi un nido. L'acquario dovrà essere riccamente piantato, soprattutto di numerose specie galleggianti o con le foglie o le radici galleggianti, come la lattuga d'acqua o il giacinto d'acqua o delle specie dei generi Bacopa, Hygrophila, Sagittaria, Vallisneria... Possono andare bene anche, per esempio, altre piante non radicate e le fibre di noce di cocco (zavorrate con delle pietre), che troverete nel commercio specializzato in terrariofilia.

La riproduzione dei pirahna

La fecondazione

Quando un maschio inizia a inseguire una o più femmine, potete essere sicuri che ci sono tutte le condizioni favorevoli. Diventano notevolmente più scuri e nuotano in tondo testa contro coda. Le danze nuziali a volte sono rudi e talvolta ne derivano delle ferite superficiali. Quando i legami tra il maschio e la femmina diventano più forti e la coppia è ben stabilita, questa si aggiudica un territorio da cui tutti gli altri individui saranno violentemente cacciati. La coppia inizia allora a costruire un nido facendo un buco in mezzo alle piante acquatiche e scavando una depressione nel substrato. Continuano in seguito a nuotare fianco a fianco vicino al nido, fino a quando i loro addomi non si toccano. Infine con dei fremiti, la femmina depone le uova mentre il maschio le feconda. A seconda delle specie, le uova sono nascoste nel substrato, incollate sulle foglie delle piante o sulle rocce o semplicemente disperse per tutto l'acquario come per il Serrasalmus gibbus.

Questo processo può richiedere diverse ore, sempre a seconda della specie, ma anche dell'età e delle dimensioni dei riproduttori; vengono prodotte da un centinaio a diverse migliaia di uova.

Le uova

Le uova sono custodite da un genitore (o da tutti e due, a seconda delle specie) e si schiudono da 2 a 9 giorni più tardi. Se sono disperse nell'acquario, lasciate al loro destino, conviene togliere i piranha adulti (genitori compresi) per evitare che divorino le uova, oppure mettere le uova in un altro acquario la cui acqua proverrà dalla vasca di riproduzione. In ogni modo, durante l'incubazione, è vivamente raccomandato di trattare l'acqua con del blu di metilene per scongiurare rischi di micosi, a cui le uova sono molto sensibili. Le micosi appaiono soprattutto sulle uova non fecondate presenti sempre in proporzioni più o meno elevate e che devono essere eliminate. Se avete messo le uova in un'altra vasca, potete aggiungere una buona ossigenazione e aumentare la temperatura di 3 o 4 gradi, in modo che gli embrioni si sviluppino più rapidamente.

Le larve e i giovani pesci

A partire dall'apertura delle uova, le larve devono assolutamente crescere al riparo dai genitori e dagli altri piranha, in un acquario separato. Per scongiurare i casi di cannibalismo, ogni baby piranha deve disporre di spazio sufficiente, vale a dire almeno di 2 litri d'acqua per individuo. Quando hanno esaurito la vescicola vitellina, le larve diventano molto voraci e si mangiano in un sol boccone le nauplie di artemia che date loro. Qualche giorno o qualche settimana più tardi, passeranno ai lombrichi e poi al krill (Euphasia pacifica) e a piccolissimi pezzetti di carne. Non dimenticate che non avranno ancora i loro denti taglienti!

Come tutti i pesci appena nati, le larve e i giovani pesci saranno estremamente sensibili alla qualità dell'acqua. Bisogna sapere che la principale fonte di inquinamento è il cibo non consumato, che dovrà essere eliminato dall'acquario una volta al giorno utilizzando un sifone. Dovete offrire loro anche molti nascondigli.

In media i piccoli pesci raggiungono i 2 cm di grandezza in 6 settimane, e i 10-15 cm in 8 mesi, per raggiungere la maturità a 2 anni circa.

Per una riproduzione di successo

  • Disporre di un acquario di più di 800 litri.
  • Possedere diversi adulti sessualmente maturi.
  • Possedere una sola specie per acquario.
  • Ricreare i cambiamenti stagionali: stagione secca e poi stagione delle piogge.
  • Distribuire un cibo molto ricco.
  • Eliminare ogni fonte di stress per i pesci.
  • Offrire delle piante in modo che la coppia possa costruire un nido.
  • Separare le uova dagli adulti.
  • Trattare le uova con un antimicotico e ossigenarle bene.
  • Calcolare almeno 2 litri d'acqua per ogni larva.
  • Nutrire le larve e i giovani pesci più volte al giorno.
  • Mantenere una qualità dell'acqua irreprensibile per la crescita delle larve e dei giovani pesci.
  • Trovare una casa per ogni giovane pesce.

Che cosa fare dei nuovi pirahna

Avete vinto la sfida della riproduzione dei piranha. Ma adesso dovrete pensare a cosa intendete fare di tutti quei pesci. La soluzione ideale è trovare un amico acquariofilo disposto ad accoglierli. Potete anche contattare dei club o dei negozi di animali per sapere se sarebbero eventualmente disposti a esporre i vostri giovani pesci o a venderli. Ma sappiate che i club, i negozi e anche gli acquari pubblici sono molto poco inclini ad accettare questo tipo di "donazione". Questi organismi accettano solo i pesci di cui hanno bisogno. In nessun caso, anche se non avete cattive intenzioni, non fate mai una sorpresa ai vostri cari, ai vostri amici o ai vostri conoscenti regalando loro un piranha. Il possesso di un tale animale deve essere un atto profondamente valutato da parte loro e un "piranha-sorpresa" rischierebbe di creare a queste persone (e all'animale) problemi seri.

Se non trovate nessuno che voglia prendere i vostri giovani pesci e non avete lo spazio per tenerli, non vi resta che "lasciar fare alla natura" vale a dire lasciare che i piranha regolino da soli la popolazione attraverso il cannibalismo. Può sembrarvi crudele, ma sappiate che è quel che succede in natura. Un tasso di sopravvivenza del 100% per i piccoli pesci è un fenomeno che non esiste allo stato selvaggio di questi pesci. In questo modo vi resteranno solo gli individui (o l'individuo) più forti e più sani. Utilizzerete quindi le vostre energie per accudire gli individui più resistenti, come fanno molte specie allo stato selvaggio.

Se non ve la sentite di osservare simili scene, non pensate che non vi resti altra soluzione che "rimettere i piranha in libertà". Invece di fare loro un favore, li condannate a una morte certa. Le acque italiane non hanno gli stessi parametri delle acque del Sud America! D'altra parte, l'introduzione di specie estranee negli ecosistemi è assolutamente vietata. Per evitare questo rischio, in certi stati degli USA è severamente vietato il possesso di piranha e severamente regolamentato negli altri. Possiamo citare il caso del pesce Gambusia affinis che è stato introdotto nelle acque americane per limitare la proliferazione delle larve di zanzara. Questo esempio di introduzione ausiliaria di lotta biologica ha avuto effetti devastanti sulle altre specie di pesci endemiche.

📖 Continua ad approfondire
Giorgia Mariani dott.sa Giorgia Mariani

Giorgia Mariani è un'amante degli animali da sempre e una scrittrice freelance specializzata in acquariologia. Con oltre 15 anni di esperienza nella scrittura di argomenti relativi all'acquario, Giorgia è un'esperta nel settore.

Ti è piaciuto questo articolo? Votalo adesso:

(votato da 5 persone con una media di 4.8 su 5.0)

Lascia un commento

Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi. Sentiti libero di inviare un commento e partecipare alla discussione!

Leave this field empty