Vomito nei Gatti: cause, trattamenti e quando preoccuparsi

Scritto da Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Gatti
Vomito nei Gatti: cause, trattamenti e quando preoccuparsi

Probabilmente ti è capitato di vedere il tuo gatto vomitare di tanto in tanto, senza però suscitare particolari preoccupazioni. Il vomito è un meccanismo protettivo che può essere conseguenza di un qualcosa di irrilevante, o di qualcosa di più serio associato a un disordine gastrointestinale o a un disordine sistemico.

Qual è la differenza tra il vomito e il rigurgito? Perché è importante la distinzione?

L’esofago è un tubo muscolare stretto che permette al cibo di passare verso lo stomaco. Nei gatti in perfetta salute, il cibo si sposta velocemente dall’esofago allo stomaco senza alcun ritardo. Quando porti il tuo gatto dal veterinario perché vomita, il veterinario ti farà diverse domande per capire se si tratta di vomito o di rigurgito.

Il rigurgito è l’espulsione passiva del contenuto dell’esofago. Il gatto abbasserà la testa e il cibo verrà espulso senza sforzo. Il cibo di solito non è ancora digerito, potrebbe avere forma tubolare e spesso è ricoperto di muco. Il gatto proverà anche a rimangiare la materia rigurgitata.

Se il muscolo dell’esofago è malato, il risultato sarà un allargamento dell’esofago dovuto alla perdita del tono muscolare, o un restringimento dell’esofago, che funge da ostruzione al materiale che scende verso lo stomaco. Un esofago dilatato non sposterà o spingerà efficacemente il cibo dall’esofago allo stomaco. Questo ritardo può avere come risultato il rigurgito poco dopo aver mangiato. Il pericolo del rigurgito è che le sostanze in esso contenute possono essere inalate e causare polmonite e tosse. È pertanto importante che il tuo veterinario distingua il vomito dal rigurgito in quanto servirà per decidere quali analisi fare e per quale cura optare.

Il vomito, invece, è un processo attivo. Se nel vomito c’è del cibo, è parzialmente digerito e può contenere un fluido giallo (bile). Il vomito può essere diviso a seconda delle cause che possono essere primarie (cause gastrointestinali) o secondarie (cause non-gastrointestinali).

Le cause primarie del vomito sono quelle malattie che colpiscono direttamente lo stomaco e il tratto intestinale superiore. Le cause secondarie sono quelle malattie che si trovano al di fuori del tratto gastrointestinale e includono malattie neurologiche o accumulo di sostanze tossiche nel sangue.

Il vomito può essere ulteriormente diviso in cause acute e cause croniche.

Alcune cause per il vomito improvviso (acute) sono:

  • Dieta (cambiamenti improvvisi o intolleranze)
  • Corpi estranei nel tratto gastrointestinale (es. giocattoli, palle di pelo)
  • Parassiti gastrointestinali
  • Problemi al tratto urinario: insufficienza renale, lacerazione della vescica)
  • Insufficienza epatica
  • Pancreatite
  • Ingestione di tossine o di sostanze chimiche
  • Infezioni virali
  • Disordini neurologici

Alcune cause per il vomito cronico (che dura più di 3 settimane) sono:

  • Gastrite/gastroenterite
  • Ipertiroidismo
  • Malattia infiammatoria intestinale
  • Costipazione
  • Diabete (chetoacidosi – una forma di diabete incontrollato)
  • Malattia cronica del fegato
  • Malattia cronica dei reni
  • Pancreatite
  • Cancro (gastrico/intestinale)
  • Filaria

Cosa devo fare se il mio gatto vomita frequentemente?

Un attacco di vomito occasionale è normale. Tuttavia, se il vomito diventa frequente, può essere sintomo di qualcosa di più serio. Il tuo veterinario ti chiederà informazioni dettagliate riguardo la salute del tuo gatto e farà delle analisi approfondite. Queste informazioni aiuteranno il tuo veterinario a trovare le possibili cause.

L’eventuale presenza di febbre, dolori addominali o itterizia aiuteranno il veterinario a trovare la diagnosi specifica. La bocca deve essere analizzata attentamente in quanto alcuni corpi estranei possono incastrarsi al suo interno. In un gatto colpito da ipertiroidismo, si noterà la presenza di un nodulo sul collo.

Molte volte un’analisi può rivelare risultati perfettamente normali. A questo punto il tuo veterinario potrebbe scegliere di procedere con un breve periodo di digiuno, con o senza fluidoterapia e altre medicazioni (es. antidolorifici) e vedere come risponde l’organismo del gatto.

Approfondimento delle analisi

A seconda della risposta, il veterinario potrebbe aver bisogno di condurre altre analisi per riuscire a differenziare tra cause di vomito primarie e secondarie. A seconda della salute del gatto ma anche della risposta ai trattamenti proposti dal veterinario, potrebbe presentarsi il bisogno di fare altre analisi tra cui analisi del sangue, delle urine e delle feci per poter escludere eventuali tossicità, parassiti e malattie metaboliche. Le analisi del sangue potrebbero includere le FIV (per l’immunodeficienza felina) e FeLV (per la leucemia felina). Anche se le FIV/FeLV non sono cause primarie per il vomito, potrebbero rappresentare un’immunosoppressione che potrebbe rendere il gatto più suscettibile a determinate malattie. Il veterinario potrebbe anche fare delle analisi per determinare lo stato di salute del pancreas.

Il vomito è considerato un sintomo piuttosto che una malattia. È pertanto importante condurre diverse analisi per individuare il problema piuttosto che selezionare un solo test per fare una diagnosi definitiva.

A seconda del caso, il tuo veterinario potrebbe decidere di procedere con la seconda serie di test. Di solito la “seconda serie” include lastre e ecografie, che possono servire ad identificare eventuali masse tumorali e corpi estranei ma anche altre patologie del tratto intestinale come ad esempio la pancreatite.

Infine, qualora servissero, potrebbero essere condotte ulteriori analisi tra cui la biopsia del tratto intestinale. Le biopsie possono essere condotte con procedure poco invasive (endoscopia e/o laparoscopia) o con procedure più invasive (laparotomia esplorativa). L’endoscopia (in cui una piccola telecamera è attaccata all’estremità di un lungo tubo flessibile) è comunemente utilizzata per visualizzare l’interno dell’esofago, dello stomaco e della prima parte dell’intestino. Tramite endoscopia possono essere condotti anche interventi terapeutici. La laparotomia o la laparoscopia, invece, possono essere considerate per quei casi in cui c’è bisogno di campioni di organi che si trovano al di fuori dello stomaco.

Queste informazioni aiuteranno il tuo veterinario a identificare la causa e a fornirti una diagnosi.

Come si può curare il vomito?

La cura del vomito dipende dalla causa.

Un trattamento non specifico potrebbe essere un digiuno di 12-24 ore. I fluidi devono poter essere trattenuti per un breve periodo di tempo fino alla cessazione del vomito. Non togliere mai l’acqua a un animale con un problema ai reni senza rimpiazzare i liquidi con dei fluidi somministrati per via endovenosa o sottocutanea.

L’acqua potrà essere reintrodotta in piccole quantità dopo un periodo di 6-12 ore. Potrai ricominciare con l’acqua del tonno, o con del brodo di pollo (SENZA aglio e/o cipolla) per incoraggiare l’assunzione di liquidi. Puoi aumentare gradualmente durante il giorno se il gatto non vomita.

Se i fluidi assunti per via orale non hanno sortito effetti negativi, si può far mangiare al gatto una fonte di proteine in piccole quantità (es. tonno al naturale, petto di pollo bollito, petto di tacchino, pesce lesso). Consigliamo di iniziare con una porzione pari a un cucchiaino da tavola ogni 4-6 ore per 1-2 giorni. Di nuovo, se non si presenta il vomito, si può aumentare pian piano a introdurre quantità di cibo più grandi. Se il gatto è perfettamente in salute e non ha mai avuto problemi seri, degli episodi di vomito acuto possono essere gestiti in casa anche se prima di intraprendere il percorso di guarigione casalinga è sempre meglio consultare il veterinario. In alcune situazioni (depressione, disidratazione o sintomi che durano più di 12-24h), il tuo gatto potrebbe aver bisogno di fluidoterapia o medicinali che lo aiutino a controllare il vomito. Avrai bisogno di sentire il parere del veterinario per scegliere la giusta cura.

A quali altri sintomi devo fare attenzione?

Le cause del vomito sono tante e diverse e può essere molto difficile diagnosticarle. È pertanto importante monitorare gli altri sintomi che potrebbero aiutare te e il tuo veterinario a capire quale è il vero problema.

A cosa fare attenzione:

  • Frequenza del vomito. Se il tuo gatto vomita una volta e poi mangia regolarmente e i bisogni sono regolare, il vomito probabilmente è stato un semplice incidente isolato.
  • Diarrea
  • Disidratazione (gengive appiccicose, debolezza, occhi spenti)
  • Letargia
  • Sangue nel vomito
  • Perdita di peso
  • Calo dell’appetito e della sete

Quando è il caso di sentire il veterinario?

Rivolgiti al veterinario se noti uno dei sintomi appena menzionati o se il vomito persiste. A seconda dell’età del tuo gatto, della sua storia e della sua salute, il veterinario saprà quali analisi condurre per determinare la causa e per scegliere le eventuali cure.

Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi

Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.

Ti è piaciuto questo articolo? Votalo adesso:

(votato da 9 persone con una media di 4.8 su 5.0)

Lascia un commento

Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi. Sentiti libero di inviare un commento e partecipare alla discussione!

Leave this field empty