Malassezia nei gatti

Scritto da Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi nella categoria Gatti - 1 commento
Malassezia nei gatti

Il malassezia pachydermatis è un lievito normalmente presente nella flora cutanea umana e animale.

L’organismo di solito vive sulla pelle, nei canali uditivi, nella cavità orale e negli orifizi (vagina e ano), dove generalmente non causa alcun danno. In alcuni casi però avviene una proliferazione che porta a una malattia. Ci sono diversi tipi di lieviti Malassezia, ma di solito nei gatti la malattia è causata dal malassezia pachydermatis, che a sua volta si divide in sottocategorie. Il lievito metabolizza i grassi sulla superficie cutanea (lipofila).

I fattori che contribuiscono a ciò sono diversi, ma la proliferazione del lievito accade specialmente se i meccanismi immunologici o fisici hanno qualche problema. A volte a giocare un ruolo importante nella proliferazione sono anche le condizioni atmosferiche. La maggior parte dei lieviti e dei funghi prolifera in condizioni di umidità.

  • Immunosoppressione – le cause dietro l’immunosoppressione possono essere diverse, tra cui il virus dell’immunodeficienza felina, la leucemia felina e alcuni tipi di cancro. Quando il sistema immunitario non funziona come dovrebbe, i batteri normali e lieviti, che di solito vengono tenuti sotto controllo, possono proliferare in modo eccessivo e causare malattie.

  • Utilizzo di antibiotici a lungo termine – questi possono influenzare i batteri normali, anch’essi parte della flora, dando al Malassezia una possibilità di proliferare.

  • Allergie – (dermatite atopica, allergia alimentare, dermatite da pulci) – Le allergie alimentari, le pulci, e le allergie da inalazione (polvere, polline) o quelle da contatto possono contribuire alla crescita eccessiva del Malassezia, perché i gatti tendono a sfogare i sintomi dell’allergia tramite la pelle. Il risultato può essere un forte prurito e un conseguente danneggiamento della superficie cutanea, ovvero un ambiente ideale per la proliferazione del lievito.

  • Utilizzo di corticosteroidi a lungo termine – inumidiscono il sistema immunitario.

  • Malattie endocrine – tra cui la malattia di Cushing e l’ipotiroidismo (raro nei gatti).

  • Seborrea – una malattia cutanea causata da un’eccessiva produzione di sebo, una sostanza untuosa che lubrifica e protegge la pelle. Il sebo in eccesso genera un’atmosfera ideale per la crescita del Malassezia.

  • Alcuni tipi di tumori tra cui il tumore al timo (un piccolo organo situato dietro lo sterno), tumore al pancreas o carcinoma al fegato.

La proliferazione del fungo non predilige né sesso né età, ma le razze più soggette a questo problema sembrano essere il Devon Rex e il Gatto Himalayano. Questo problema è molto comune tra i cani, ma non tra i gatti.

Quali sono i sintomi di Malassezia nei gatti?

Le aree più colpite sono la faccia, il mento, il collo, i canali uditivi (malassezia otitis media), la parte esterna dell’orecchio (malassezia otitis externa), le ascelle e vicino la base degli artigli.

Le lesioni possono essere localizzate o in aree più ampie del corpo. Ecco quali sono i sintomi più comuni:

  • Troppa toelettatura
  • Alopecia (chiazze senza pelo)
  • La pelle appare più spessa (ipercheratosi)
  • Prurito
  • Aree infiammate o con la crosta
  • Lesioni di colore giallastro/marrone
  • Cattivo odore
  • Dermatite tra le pieghe del musetto
  • Acne sul mento, con gonfiore
  • Infiammazione della zona circostante gli artigli
  • Accumulo di cerume nelle orecchie, infiammazione e dolore

Il gatto, oltre ai sintomi del Malassezia, potrebbe manifestare altri sintomi relativi alla malattia che causa la proliferazione del lievito.

Il lievito potrebbe essere anche il responsabile dell’acne felina.

Come viene diagnosticata l’infezione?

L’infezione spesso viene associata a una malattia seria, quindi è importante rivolgersi a un veterinario.

  • Analisi del sangue complete, profilo biochimico e analisi delle urine per determinare la salute generale del tuo gatto e cercare eventuali segni di allergie o infezioni (ad esempio, aumento dei globuli bianchi).

  • Citologia cutanea per prelevare dei campioni con il tampone di cotone e un vetrino delle aree più untuose della pelle. Vengono poi esaminate al microscopio. Se nei campioni viene riscontrata una proliferazione insolita, potrebbe esserci un problema.

  • Coltura batterica, specialmente se si ha il sospetto della presenza di un’infezione cutanea batterica. Consiste nella moltiplicazione - in condizioni di laboratorio controllate - di un campione di microrganismi presi dalla pelle.

Oltre alle soluzioni sopra menzionate, potrebbe esserci la necessità di sottoporre il gatto ad altre analisi per diagnosticare un’eventuale malattia ‘nascosta’. Potrebbero essere condotte delle analisi come ad esempio radiografie o ecografie, test per le allergie alimentari o per la FIV o per la FeLV.

Come si tratta l’infezione?

Per trattare e curare l’infezione bisogna prima trovare e trattare la causa nascosta, per poter ridurre il numero di lieviti sulla pelle. La maggior parte dei medicinali anti micotici contiene sostanze come il miconazolo, il cotrimazolo, il tiabendazolo, il ketoconazolo e la clorexidina. Ultimamente è stata riscontrata una crescente resistenza del malassezia ai medicinali contenenti azolo.

Ecco come si può agire:

  • Shampoo, spray, mousse e salviettine anti micotiche possono essere prescritti per quelle infezioni più lievi. Solitamente il trattamento deve avere cadenza settimanale, per 4 – 6 settimane. Alcuni prodotti trattano sia i lieviti sia i batteri.

  • Per il Malassezia nelle orecchie, verrà prescritto l’itraconazolo o il fluconazolo. Potranno essere dati separatamente, o insieme a degli shampoo anti micotici. Potrebbero manifestarsi degli effetti collaterali nei gatti, tra cui nausea, vomito e anoressia. I gatti sottoposti a una cura a base di azolo a lungo termine potrebbero subire un aumento degli enzimi epatici, quindi assicurati di portarlo regolarmente dal veterinario per una visita.

  • Potrebbero essere prescritti anche degli antibiotici per via orale per curare l’infezione batterica.

Se vengono utilizzate solo queste cure, e la vera causa rimane incurata, l’infezione probabilmente ritornerà.

L’infezione è contagiosa per gli altri gatti, o per gli esseri umani?

No, non è contagiosa.

Barbara Lombardi dott.ssa Barbara Lombardi

Barbara Lombardi è una veterinaria nonché scrittrice freelance specializzata sul tema della salute e del benessere degli animali domestici. Amante appassionato di cani e gatti, Barbara ha una grande esperienza nella scrittura di articoli sulla cura dei nostri amici animali.

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1 Commento
  1. Eleonora

    Esauriente.
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